Josh O’Connor che sembra avere una predilezione per il cinema italiano - prima di Guadagnino aveva già lavorato con Alice Rohrwacher nel film La chimera - dice: «Sono rimasto colpito da come Luca sia riuscito a fare un film che mette insieme così tanti generi diversi: Challengers in certi momenti è quasi un thriller, in altri è divertente, ed è anche molto sexy. Al di là delle scene di sesso fra i protagonisti, la vera tensione erotica è sul campo. Il tennis è il vero sesso in questa storia». Poi, a proposito del suo personaggio: «Patrick è un giocatore di talento ed è competitivo ma, a differenza di Art, manca di disciplina. È uno estremamente sicuro di sé. E questo a volte lo fa sembrare arrogante, nonostante sia consapevole di non essere un vincente».
In effetti, Art, nonostante l’amicizia che lo lega a Patrick da quando erano solo due ragazzini, non potrebbe essere più diverso. Riflessivo, tormentato, combattuto. Soprattutto nel presente. Non tanto perché la sua carriera come tennista è in fase calante ma perché, spiega Mike Faist «si sta domandando che cosa fare della sua vita. Aveva un sogno che ha inseguito, ha vinto praticamente tutto, ma adesso è incerto sul futuro che vuole costruire per sé».
https://www.gqitalia.it/article/challengers-spiegato-zendaya-luca-guadagnino-josh-o-connor